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mercoledì 19 ottobre 2016

Quota 1305 - Tra le viscere del ”Palon” - Massiccio del Grappa





Carissimi Amici,
ho il piacere di ospitare nel blog un caro amico e fotografo, Claudio Masiero, con una sintesi di una suo lavoro fotografico sulle tracce lasciate sul monte Palòn (Massiccio del Grappa) dalla Grande Guerra.

Le opere saranno esposte alla Biblioteca Comunale di Montebelluna dal 12 al 26 febbraio 2017.



La parola a Claudio:


Tutto è cominciato verso la fine del 2006; quando da buon escursionista mi sono inoltrato sulle creste montane che fanno da corona a Possagno.
Un’oretta di ossigenazione mi son detto, giusto per scaricare un po’ di stress.
Mi sono trovato ad entrare e uscire da cunicoli e camminamenti, esplorando un mondo che un meticoloso restauro aveva riportato alla luce.
Ero nelle cannoniere del Monte Palòn, “eredità” della Grande Guerra 1915 – '18.
Da quel giorno ci sono ritornato spesso, munito di macchina fotografica a giocare con la luce che a fatica si insinua dalle entrate delle caverne e dai vari osservatori.
Immedesimandomi, in alcuni momenti, con le sensazioni che potevano provare gli uomini che le hanno costruite a difesa della loro terra.
Ammirando i contorni delle cime circostanti, seguendo la scia luminosa del Piave o semplicemente cercando di identificare i paesi nella sterminata pianura.


Claudio Masiero


































Claudio Masiero,
classe 61, nella vita normale è operaio a turni, nell'altra vita è viaggiatore ciclista e allenatore di giovani ciclisti, camminatore e fotografo. 
Fa parte del Circolo Fotografico El Paveion dal 2000. Entra nel mondo della fotografia nel 90, partecipando da subito a numerosi workshop con grandi fotografi che gli indicano il modo di porsi di fronte a quelle situazioni che molti appassionati impressionano nella pellicola scoprendo poi di non avere ottenuto, pur in presenza di buone immagini, risultati che costruiscano dei validi progetti fotografici.
Ha esposto in diverse occasioni a Treviso, Fiorano Modenese, Rubiera, Savignano al Rubicone, Asolo ecc.
Sale nel 2006 a fotografare in più occasioni le fortificazioni italiane della prima guerra mondiale sul Monte Palòn, il cui restauro era iniziato qualche tempo prima. 
Le sue immagini sono assolutamente prive di retorica, colgono i segni di quelle architetture militari in scatti talvolta senza tempo. Appassionato da sempre del bianco e nero, affronta per la prima volta un progetto usando pellicole a colori di medio formato.
La mostra "Quota 1305, nelle viscere del Palòn " può a pieno titolo essere annoverata tra le manifestazioni che mirano a ricordare la Grande Guerra dopo cento anni.
Questa mostra ha un valore aggiunto: per la prima volta vengono esposte rarissime mappe riguardanti le fortificazioni militari sul Grappa , frutto della appassionata ricerca di Andrea Virago e del Museo della Grande Guerra di Alano di Piave . Composte da numerosi fogli fotografati in condizioni di fortuna, sono state riunite in tavole uniche dal lavoro di Elvio Mazzàro, altra preziosissimo socio del Pavejon.




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