Il Monte Grappa, simbolo dell'eroismo italiano durante la Grande Guerra e di resistenza partigiana durante il secondo conflitto mondiale, è conosciuto soprattutto per il sacrario militare che sorge sulla sua cima. Si tratta di un'imponente costruzione progettata dall'architetto Greppi e inaugurata nel 1935. In esso sono custoditi i resti di oltre 12000 caduti per lo più ignoti.
Nei pressi della cima, dinanzi all'ingresso di una caverna, sorge dal 1974 il monumento "Al Partigiano" opera dello scultore Augusto Murer.
Durante la prima guerra mondiale furono costruite alcune strade e numerose mulattiere che ora si possono percorrere a piedi per decine e decine di chilometri attraverso una natura quasi incontaminata e con paesaggi spettacolari. Nelle giornate limpide, dalla sua cima di 1775 m, si possono vedere le Dolomiti venete e, volgendo lo sguardo verso est, anche la laguna di Venezia e, addirittura, le cime più alte delle montagne dell'Istria e dell'Appennino toscano.
Alla prossima
La sua integrità ambientale è dovuta soprattutto alla difficile accessibilità e alla mancanza d'acqua in superficie. Quest'ultimo fattore è causato dalla natura carsica del territorio e, quindi, dalla permeabilità del sottosuolo.
La vegetazione attuale, a causa del taglio indiscriminato delle piante nella prima metà del secolo scorso, non è quella originaria ma in gran parte frutto di opere di riforestazione. Sono molto diffusi gli abeti rossi, faggi, larici e, a quote inferiori, carpini, maggiociondoli, aceri, sorbi, castani e molte altre essenze.
Dal punto di vista floreale, il Grappa, grazie alla presenza di condizioni ambientali anche molto diverse fra loro, favorisce una grande varietà di specie spesso endemiche. Può vantare la presenza di oltre quaranta tipi di orchidee e oltre quattrocento di fiori esteticamente apprezzabili.
Alcuni anni fa sono stati introdotti alcuni esemplari di camoscio, ora molto numerosi; si possono facilmente incontrare lungo alcuni sentieri. Molti sono anche i caprioli ma, essendo più schivi, si possono osservare più di rado. Diffuse sono le volpi e le lepri oltre ad altri mammiferi di piccola taglia.
Nel cielo frequentemente volano le poiane, i gheppi e numerose specie di piccoli uccelli.
Negli ultimi anni si è potuto osservare un discreto aumento di visitatori ai luoghi della memoria e soprattutto di escursionisti amanti della natura e di sport all'aria aperta che con la loro corretta frequentazione consentono anche la conservazione dei sentieri e l'attività agrituristica delle malghe, fattore non trascurabile per la loro autosufficienza economica.
Per chi fosse interessato alla storia del Grappa e alle possibili escursioni lungo i suoi sentieri, consiglio il libro di Lorenzo Capovilla e Giancarlo De Santi:
"Sui sentieri dei partigiani nel massiccio del Grappa", Cierre Edizioni, ISBN: 978-88-8314-325-0
Il sacrario militare al tramonto di una limpida giornata invernale |
I colli Euganei sullo sfondo |
Un particolare del monumento "Al Partigiano" opera di Augusto Murer |
Un particolare del monumento "Al Partigiano" opera di Augusto Murer |
Bandiera italiana sul sacrario |
Bandiera austriaca sul sacrario |
Il sacrario militare |
Vista dalla cima del Grappa verso nord |
La chiesetta della Vedetta |
La valle delle Mure vista da cima Grappa |
Le Meate |
Cima Grappa |
Una malga |
La Via Eroica dell'ossario |
Portale Roma |
Il rifugio Bassano |
Monte Pertica |
Panorama da cima Grappa, all'orizzonte i colli Euganei e i colli Berici |
Postazioni militari della prima guerra mondiale |
Le Meate |
La valle dell'Archeson |
Sulle Meate, immersi nelle nuvole |
Sulle Meate, immersi nelle nuvole |
Un camoscio |
Cima Grappa vista dalle Meate |
La valle di San Liberale |
I colli Asolani nella nebbia |
La rocca di Asolo vista con un teleobiettivo |
La laguna di Venezia e il mar Adriatico visti da cima Grappa |
Cima Grappa |
Lungo le Meate |
Ponte tibetano sulla ferrata dei Sass Brusai |
Le Meate |
Due scalatori sulla ferrata dei Sass Brusai |
Il sentiero 153 visto dalle Meate |
La valle di San Liberale |
Camoscio |
Versante ovest |
Curiosa opera d'arte |
Curiosa opera d'arte |
Dal monte Asolone verso cima Grappa |
Versante ovest del Grappa |
Versante ovest del Grappa |
Nei pressi del Lepre |
Nei pressi del Lepre |
Pian de la Bala |
Prato di narcisi |
Verso le Bocchette |
Versante ovest |
Nei pressi della malga Vedetta |
Col Fenilon |
Versante nord |
I colli Asolani |
Valle delle Mure |
Il sacello sulla Vedetta |
Località Fietta |
Cima d'Asta vista dal monte Asolone |
Vista dal monte Asolone, sullo sfondo le Pale di San Martino |
San Giovanni |
Nei pressi di malga Moda |
Valle delle Saline |
Valle delle Saline |
Crocchi |
Campanula carnica |
Orchidea |
Orchidea |
Orchidea |
Genzianella primaticcia (Gentiana vema) |
Genzianella primaticcia (Gentiana vema) |
Fiteuma emisferico |
Asphodelus albus |
Soldanella montana |
Narciso |
Pulsatilla vernalis |
Cardo dentellato |
Lilium bulbiferum |
Lilium bulbiferum |
Lilium bulbiferum |
Giglio martagone |
Peonia officinalis |
Alla prossima
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