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giovedì 14 marzo 2013

LAOS - Considerazioni sul viaggio











Cari amici, eccoci giunti alla fase conclusiva del viaggio in Laos e alle mie considerazioni a mente fredda oltre, come vi avevo annunciato, alle note organizzative.



Prima impressione: per quanto riguarda le etnie, decisamente sotto le aspettative. Siamo arrivati troppo tardi. Mi spiego meglio: alcuni villaggi che abbiamo visitato erano dei nuovi insediamenti, anche se costruiti con criteri originali, dovuti allo spostamento di queste popolazioni dalla montagna verso zone più facilmente raggiungibili con strade, energia elettrica, acqua ecc., quindi non più "veri". Spostamento più o meno coatto.

Per queste popolazioni, chiaramente, si tratta di un deciso miglioramento della qualità della vita ma per me, fotografo alla ricerca di un'arcadia sempre più scarna e remota, non è stato il massimo. I villaggi ancora integri con gli abitanti con i costumi tradizionali si trovano a giorni di cammino sulle creste di impervie montagne....non ho più l'età e, soprattutto, il peso di una volta. Per dirla in dialetto veneto....cresse ea pansa e caea el fià! Cresce la pancia e cala la forza!
Il paese sta attraversando una fase di imponente trasformazione con il contributo massiccio della Cina. A Phongsali, la città più a nord che abbiamo visitato, la gente è più cinese che locale. Si trova a 1400 m di altitudine e gode di un bellissimo panorama (che noi non abbiamo visto a causa di una forte foschia). Nei dintorni, però, si stanno compiendo degli scempi ambientali come, ad es., una miniera a cielo aperto e numerose deforestazioni per fare posto a coltivazioni di prodotti che saranno esportate in Cina.
Seconda considerazione: i laotiani sono persone davvero speciali, sempre gentili e cortesi, timidi, non alzano mai la voce, sorridenti, disponibili e, soprattutto, i bambini non sono assillanti come succede molto spesso in altre parti del mondo. Ci si sente sempre a proprio agio. Non esiste microcriminalità e le donne possono andare in giro da sole senza alcun problema.
Terzo: essendo il Laos una repubblica democratica di ispirazione comunista, pensavo che la religione, in questo caso il buddismo, fosse quanto meno poco tollerata, invece è esattamente il contrario. Ci sono decine e decine di templi buddisti, tutti con i loro monaci e tutti molto frequentati dalla popolazione locale.
Abbiamo avuto la fortuna di assistere alla "candle light festival", un'importante celebrazione buddista che avviene al plenilunio del terzo mese del calendario lunare del buddismo theravada, nel nostro caso, lunedì 25 febbraio. E' stata una festa molto, molto suggestiva e coinvolgente. 
I monaci li vedi dappertutto, danno una nota di colore e anche di serenità che non mi aspettavo.
Quarta e ultima considerazione: quattro giorni di discesa lungo il fiume Nam Ou da Phongsali a Luang Prabang. Sono stati dei giorni, per me, emozionanti, su imbarcazioni apparentemente fragili, su questo fiume a tratti con delle brevi ma poco rassicuranti rapide; ai lati ripidissime pareti rocciose o tratti di giungla ancora integra. Lato negativo, abbiamo visto pochissima fauna selvatica, solo qualche “martin pescatore”.
In definitiva è stato un viaggio molto piacevole, tranquillo con qualche ombra ma con molte luci.

Il viaggio, dal punto di vista organizzativo, è andato benissimo. Tour Operator locale assolutamente affidabile. Ottime Guide, ottimi mezzi, cortesia e disponibilità.
Voli aerei da Venezia a Bangkok, con la Qatar, più che buoni. Da Bangkok a Luang Prabang con la Bangkok Airways, piccoli aerei ma ottimo servizio.


Nel dettaglio:
Agenzia Viaggi: Movida Viaggi di Montebelluna
Tour Operator locale: Nakarath Travel, gestito da Francesco Esposito, italiano che vive da anni in Laos.
Guida: Dao (email: southummavong@yahoo.com),  un ragazzo molto preparato e simpatico parla, però, solo inglese. Di fatto non esistono guide locali che parlano italiano. Quelle poche che lo parlano sono thailandesi.
Non credo sia opportuno dilungarmi ulteriormente. Se volete ulteriori informazioni, posso mandarvi su richiesta l'intero programma con relativi costi o qualsiasi informazione a voi utile. Inviate la richiesta al seguente indirizzo: lucianovett23@gmail.com .

A presto

P.S. Vorrei fare un appello: durante i miei viaggi nei paesi in via di sviluppo fatti negli ultimi 10-15 anni ho visto ovunque una crescente e preoccupante deforestazione. Di fatto stiamo uccidendo il pianeta oltre che noi stessi. Una piccola cosa che possiamo fare contro questo scempio è sostenere le Associazioni che si occupano seriamente di ambiente. Faccio un nome per tutte, Greenpeace.
Se potete, fatelo! 






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